C'è chi viene, c'è chi va

Il martedì mattina, come al solito, andiamo alla Ciudad de la Alegrìa, ma non all'Hogar Cafarnaum; è il giorno de los abuelitos (nonnetti) dell'Hogar de los Ancianos, dove per la gioia di Mattia c'è un pianoforte, sì, un po' scassato e abbastanza scordato (uno dei mi bassi è completamente fuori, bisogna evitarlo!), ma suonabile: così martedì scorso, il 19, mentre Elena cominciava a fare riabilitazione, Mattia, aspettando l'ora di inizio della sua “scuola”, poteva ritrovare gli amati tasti (da buon suonatore ottimista si è portato via qualche spartito!) e far contente alcune vecchiette che concludevano ogni pezzo con applausi (assolutamente immeritati viste le condizioni dello strumento e del pianista...) e che ora aspettano il successivo martedì.
Quando poi alle 11.30 Elena raggiunse Mattia all'altro Hogar per giocare un po' con i bambini, si accorse che mancava Monserrat. Ovviamente le madri non ci avevano detto niente, ma abbiamo imparato a farci avanti, senza timore, e mercoledì scoprimmo che effettivamente la madre era venuta improvvisamente a riprendersela. Così dopo aver perso Sharon e Jorge, anche la piccola Monse se n'è andata; comunque aveva fatto grandi progressi: gattona da sola e si alza.
Gli adulti invece aumentano sempre più, non solo malati, ma anche altri casi difficili, di cui le madri si prendono cura offrendo cibo e alloggiandoli in uno dei saloni dell'Hogar de Formaciòn.

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