Addii

Con ritardo, pero' salutiamo due persone che avevamo conosciuto qui e che anche voi lettori ormai conoscevate: Angel, paziente malato di AIDS di Elena, e Reina, signora di Valle Verde malata di cancro allo stomaco, sono tornati alla casa del Padre.
Del primo abbiamo avuto la notizia quando ormai era tardi per un ultimo saluto, con Reina invece Mattia ha avuto modo di partecipare alla veglia di preghiera il giorno successivo al decesso, cercando di consolare i figli e lo sposo e conoscendo altri parenti e amici.
Una preghiera per loro, grazie!

22 gennaio 2007

Buon Compleanno Giovanni (Gio'Ventura)!
Tanti auguri a te, tanti auguri a te
tanti auguri Giovanni,
Tanti auguri a teeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Come regalino, il blog offre in tuo onore un nuovo link...

2 mesi

Veloce resoconto e aggiornamento.
In generale tutto bene.
Nel dettaglio...
Dettagli positivi:
Abbiamo parlato con il vescovo, proponedogli il nostro piano di lavoro in alcune comunita´, le piu' disagiate ed e' sembrato contento e ci ringrazia molto per l'aiuto che gia' stiamo dando e che potremo dare.
E' tornato Jose' Juan, il seminarista, dalle vacanze in famiglia, e con lui ci troviamo assai bene e stiamo facendo progetti.
Con le madri della Ciudad, che si dedicano molto alle comunita' , ben piu' dei padri, collaboriamo bene e abbiamo iniziato a risistemare insieme il catechismo.
Biciclette: abbiamo un mezzo! (vedi altro post)
Dettagli negativi
Con Padre John non si riesce ad avere dialogo, per cui lavorare con lui e' dura, ci sentiamo soletti, ma si puo' fare molto lo stesso, peccato che in teoria sarebbe la sua parrocchia e invece non e' minimamente interessato al nostro lavoro.
Per la casa ancora non si sa niente, Monica, una signora gentilissima ci ha offerto di stare da lei, in una camera (con armadio!) con bagno, potendo usare la sua cucina, e pure la piscina del complesso di appartamenti dove vive, ma come si e' resa conto anche lei, non e' buono per noi, soprattutto perche' e' ancora piu' lontano dalle colonie rispetto a dove stiamo ora.
Pero' forse ci sono buone possibilita' in vista per il futuro, quindi, come sempre... PAZIENZA! e avanti con il lavoro, che quello si' puo' funzionare bene!

BICICLETAS!!!


Si', dopo lunga attesa e vari passaggi dal fidato meccanico, siamo dotati di due buoni mezzi e sapete bene quanto ci piaccia utilizzarli!

Una arrivo', abbastanza disastrata, dal garage di uno dei ministri, e ora pare nuova; la usa Elena perche' il sellino non si poteva alzare causa ossido.

L'altra e' un regalo dei Reyes Magos: per l'Epifania una coppia di pensionati molto gentili ha portato Mattia da WalMart e gli ha comprato una bici nuova, con ammortizzatori, molto utili qui.

Dopo le opportune aggiunte (parafanghi comunque inutili perche' in caso di pioggia ci si inzacchera ugualmente; luci per la notte, che arriva prestino; lucchetti, da poco, ma non hanno altro e speriamo che anche i ladri siano indietro; portapacchi per Elena) le bici sono operative e da qualche giorno abbiamo cominciato a usarle per tutti i nostri spostamenti, nonostante le strade e soprattutto le distanze, ma l'allenamento e l'abitudine, tra Padova e il Danubio, servono a qualcosa, no?, per cui niente ci spaventa e ci ciucciamo piu' di 20km al giorno.

Mattia inizio' prima, con Elena ammalata, e subito battezzo' la bici nuova con un'avventura mozzafiato sotto un diluvio tropicale, con soste forzate per visibilita' zero, causa occhi pieni di acqua, e attraversamenti di laghi di pioggia e fango... Ma alla fine e' sopravvissuto, arrivando a casa tutto sporco e bagnato, dalla testa ai piedi, e con la bici colorata a nuovo, di marrone!

DENGUE!

Nome misterioso? E' la malattia passata da puntura di insetto che si e' beccata Elena per festeggiare l'anno nuovo!
I sintomi: febbre alta, dolore osseo, dolore dietro gli occhi e per concludere, quando questi stavano passando e sembrava tutto finito, forte prurito in tutto il corpo!
Comunque ora si e' risolto e dopo due settimane di casa (stanza) e letto, la mogliettina ha ripreso a seguire il maritino in giro per le comunita'.

FELIZ CUMPLEAÑOS!!!

In quel lontano aprile del 1988 il giovane Mattia pianse di gioia alla notizia che sarebbe arrivato un nuovo membro della famiglia e infine il 12 gennaio 1989, 18 anni fa, precisi precisi, mentre era a scuola, arrivo' per telefono la lieta novella: MARTA!!!
Ebbene, oggi il blog festeggia dunque questa grande ricorrenza: la sorellina tale piu' non e', non solo perche' da anni e' grande assai, ma perche' oggi pure matura e'!
Sorella cara, moltissimi auguri per questo nuovo anno, per tutti quelli che seguiranno da "adulta" e in particolare per questi giorni, perche' ti diverta alla grande!
Aspettiamo di poter annunziare al mondo dal blog che un'altra patentata gira per Padova, pure in auto e speriamo che invece per il voto, quello serio, passino ancora altri anni...
Buon compleanno
Tanti auguri
Happy Birthday

W MARTA!!!

p.s. conoscendoti, niente foto, giusto? se no l'avresti meritata!

GLI OSCAR DI MATTIA&ELENA

CINEMA
[Molto arbitrario, non abbiamo visto moltissimo, quest'anno e in più non ce li ricordiamo tutti, servirebbe l'aiuto di papà e fratello cinefili]

FILM
1. The Departed (Mattia) / As You Like It (Elena)
Runner Up: Inside Man
Segnalazione: V per Vendetta

ATTORE

Leonardo Di Caprio, The Departed (per entrambi)

ATTRICE
? Bryce Howard ?, (Rosalind), As You Like It (per entrambi)

FILM DI ANIMAZIONE (bella dritta per facilitare la categoria precedente, no?!)
1. Cars
Runner Up: La maledizione del Coniglio Mannaro


LIBRO DELL'ANNO, cioe' letto quest'anno!

Pennac, Ecco la Storia (Mattia) / Pennac, La lunga notte del dottor Galvan (Elena)

2006: 12 mesi, 12 cose belle, in ordine sparso

COMUNI
1. Alta via numero 1, da Braies a Passo Duran.
Mattia: ricordando l'impresa con la mamma, questa volta si cammina e ci si inebria della meraviglia della montagna con la mogliettina.
Elena: tanta fatica ma la gioia di scoprire le meravigliose dolomiti e lo splendido creato di Dio e le mie potenzialità! Quanta strada si può fare camminando: ha quasi dell'incredibile.

2. Ciclovia del Danubio, da Ingolstadt a Vienna
Mattia: bellissima, nonostante rottura bici e conclusione in treno! Un avventura da tempo sognata, dedicata alla mamma che me l'ha fatta scoprire e ha fornito il materiale ciclo-turistico per prepararla.
Elena: altra vacanza bella e speciale con il mio dolce maritino.

3. Aprile: pasqua a Taizè. Un'altra volta, un'altra settimana memorabile, un'altra sorsata di fede, con di nuovo la gioia di aver aiutato alcuni amici a scoprire quest'esperienza.
4.21-25 aprile: con Silvia e Saverio a Lisboa. Un viaggio breve ma ricco di scoperte e incontri (che bello rivedere Enea e Joana) e con due amici davvero speciali! Grazie della vostra amicizia per noi grande gioia e forza!

5. L'amico ritrovato: non è il libro, è Luca Toffanin, con cui ricomincia una grande amicizia, questa volta tra famiglie, con Elena e Roberta. Per ricordare un evento: gita in montagna al Colbricon.

6. Grandi notizie da grandi amici: 17 maggio, arriva un messaggio, la famiglia dei testimoni Michele e Laura si allarga con... Giacomo! Luglio, Save&Silvia danno la grande notizia! Agosto, Luca, al telefono: “Mattia, sono 2! È passata una settimana dall'ecografia e siamo ancora storditi: è incredibile!”; Novembre, Mattia e Ale vengono a salutarci, per darci una splendida notizia: si sposano!

7. Fine luglio, incontro con Padre Nivardo, che ci propone la missione in Messico: dopo tanto
tempo finalmente abbiamo trovato la strada da seguire; poi l'incotro a Roma con il vescovo Pedro Pablo... e ora siamo qui!
MATTIA
8. Italia-Germania 2-0: il goal di Fabio Grosso, al 118', che goduria!

9. 4 Giugno, Nove: Federica sui blocchi dei 60hs, qualche ostacolo di prova, un po' scomposta, qualche dritta dall'allenatore, partenza, tutto perfetto, 10”1 e vince i regionali di società! Che bello sollevarla in trionfo e abbracciarla, così felice! Un singolo momento per ricordare tutto uno splendido anno con i ragazzi della sezione Atletica CUS Padova, dagli esordienti ai cadetti: vi penso sempre, continuate alla grande!

10. 28 giugno, Rosà: un bel 400, che fa felice anche Elena con cui avevo scommesso che se fossi andato sotto i 52” le avrei regalato un vestito... (comunque anche vincere la sfida con Leo il giorno dopo sui 200 non era stato male!)

11. Novembre con fratelli: con Giacomo, di nuovo a correre sull'argine, come ai vecchi tempi; Marta che torna da Medjugorie o dalle attivita' di Spalle Larghe, per raccontarci, felice e serena, della bella esperienza e delle nuove persone con cui si trova tanto bene; ultimo partitone a Risiko, a sorpresa, divertendosi, senza problemi!

12. Beethoven, sonata “Patetica”: riscoprire il pianoforte negli ultimi mesi prima della partenza, preparando un gran bel pezzo e riuscendo alfine a suonarlo tutto, per lo meno decentemente.
ELENA
8. L'incontro e l'amicizia con Roberta, e poi con Marco: grazie per le chiacchierate, le nuotate in piscina, i racconti e i consigli,scambio di ricette, la sciata in montagna con rottura di occhiali(?!?), la passeggiata ad Asiago (alla fine anche tu sei arrivata in cima!) e le biciclettate!

9. Le sciate a fondo con Chiara: la mia maestra di sci che devo proprio ringraziare, è stato proprio bello andare a sciare quasi tutti i week-end e ogni volta diventavamo più brave, Che forza!! (credo proprio che mi mancheranno le sciate qui!!)

10. La festa di saluto in campagna: con nostalgia e tristezza ma è stato proprio bello vedere quanti amici abbiamo e come tengano a noi. Grazie vi portiamo nei nostri cuori!
(Mattia vorrebbe contare anche questo come suo...)

11. Matrimonio di Beppe e Chiara: Coro Giovani San Camillo di nuovo in pista con successo.
(di nuovo Mattia si aggiunge, perche' e' stato bellissimo aiutarvi a celebrare e collaborare con i mitici suonatori e poi con il coro!)

12. A venezia con Dani, Betta e Erica per vedere i Joy Singer una serata davvero speciale! Grazie! Che mi fa ricordare anche i Gospel Up, per me un po' come un'altra famiglia, un grande abbraccio a tutti!

Il dono dell'ascolto

Se il post tra le nuvole (vedi sotto) era spiritoso, leggero, senza alcuna vena negativa, questo invece è più serio.
I messicani, brutta generalizzazione però sinora è stato così con buona parte delle nostre conoscenze, non sanno ascoltare. Non è cattiveria, sono davvero tutti “buoni”, però tante volte non si ricordano quello che gli si dice, non sembrano farci caso, ma secondo noi non è un problema di memoria, è che proprio quando gli parli non riescono a dedicarti tutta l'attenzione e così recepiscono ben poco. L'assurdo è che non è solo una nostra impressione: da una conversazione con Angela e Francisco abbiamo colto che lo sanno anche loro! Infatti quando gli riferimmo di un problema combinato da P.J., che oltre a essere già famoso per non parlare molto, ci siamo resi conto che spesso nemmeno ascolta, ci risposero: “eh sì, è diventato messicano”!!!
Questo per noi è abbastanza grave, perché a volte non ascoltare e di conseguenza non badare alla gente si tramuta in mancanza di rispetto.
Comunque, oltre alla pazienza, con la quale si sopportano molte cose, la missione insegna anche il perdono, per cui... non importa, andiamo avanti!

Messico e nuvole

La canzone non la conosciamo, ma il titolo risulta quanto mai appropriato, non tanto per le condizioni atmosferiche, quanto perché descrive perfettamente il luogo preferito della testa dei simpatici abitanti di questa nazione...
Senza offesa alcuna, in particolare a Padre Nivardo, che è l'eccezione che conferma la regola, o forse come dice lui ormai è più italiano che messicano, però qui davvero tutti sono abbastanza “persi” e riuscire a ottenere informazioni chiare e precise, aspettarsi che un appuntamento, un impegno vengano rispettati, è pura illusione... Gli esempi potrebbero essere tanti, ma spiegarli sarebbe complicato, vi diciamo solo che le nuvole sono alquanto democratiche e ospitano la testa di tutti, uomini e donne, grandi e piccini, colti e ignoranti.
Ma alla fin fine (ah, Padre Paolo!) è solo questione di abitudine e pazienza, e così quando uno di noi due non ce la fa più e comincia a disperarsi, l'altro è lì pronto con la parola magica, esplicativa e consolatoria: “Messico”, ripetuta due volte, con tono calmo e dolce, da nuvole...

Ignominia

Ci uniamo al mondo intero degli uomini buoni che hanno condannato con fermezza e convinzione l'esecuzione barbara di Saddam Hussein. Ribadendo la nostra assoluta opposizione alla pena di morte, indifendibile sotto qualsiasi punto di vista, cristiano, etico, morale e pratico e convinti che questa mossa degli U.S.A. non porti giustizia ma solo vendetta e che non sia di nessuna utilità anzi peggiorerà solo la situazione irachena e mondiale, segnaliamo il commento di Amnesty International, autorità in materia di giustizia, diritti umani e abolizionismo della pena di morte.

Aggiunta cibo

Meraviglia: qui hanno le fragole tutto l'anno!!! Ancora non abbiamo sfruttato appieno questo splendido vantaggio climatico, solo abbiamo sbavato di fronte al piatto pieno che Marta una sera ha preparato per P.J. e ci siamo gustati una fragola sulla torta di fine anno.
Kellogg’s: scatole sempre piu’ grandi! Prima Chocos da 850gr, poi Frosties da 940gr!!!

Auguri per un anno di pace

In quelli di Natale (siete riusciti a sentirli? Piaciuti? Ai Ravazzolo sì!) già erano compresi quelli per l'anno nuovo, ma cogliamo l'occasione per rinforzarli.
Il primo gennaio è la giornata mondiale per la pace: che il Signore che è appena nato per portare il suo regno doni al mondo intero e a tutti noi la sua pace, che non è solo assenza di guerra e violenza (vero Marta cisvina?) ma vita felice e serena, che deriva da relazioni di uguaglianza e giustizia.
Ricordando Papa Giovanni Paolo II: "non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono."

PERSONAGGI 2

Omar: il seminarista già a voi presentato il 28 a Ciudad de Mexico è ritornato. Con lui abbiamo passato molti pomeriggi visitando colonie a noi nuove come Santa Cecilia (la colonia dei musicisti), dove P.J. ha celebrato delle prime comunioni e un tristissimo battesimo di 4 bimbi celebrato dopo la messa, tra il disinteresse e la confusione del resto della gente, ma a lui va bene così...; Tekax (che si pronuncia "tecash"), capilla piena per la messa del padre, ma è facile vista la capienza; Amistad, capilla minuscola però quasi vuota, visto che la comunità è praticamente nulla. Se ne è andato contento dell'esperienza forte, colpito dalla situazione delle colonie.
Grazie per il dolce regalo: una tavoletta di un qualche dolce simile al torrone.





Adriana e Pepe: questi due già li conoscete, ma tornano alla ribalta perché quando dopo lunghe attese e qualche bidone riusciamo ad andare a casa loro per salutarli e fargli gli auguri, ci concedono una bella chiacchierata sulla nostra missione in fieri, ascoltando i nostri problemi con P.J. che non ci bada e proponendoci validi consigli su che strade prendere e come lavorare, sfruttando la loro esperienza pluriennale di formatori di comunità. Grazie!

Guadalupe & husband: una dei nostri pochi veri amici qui, questa signora di circa 35-40 anni lavora come segretaria del vescovo, anche se ora sembra abbia un po' lasciato, e fin dal nostro arrivo si è interessata alla nostra situazione. Vive vicino alla chiesa di Fatima ed è parte del gruppo dell'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, per cui ha partecipato anche all'incontro da noi tenuto per quel gruppo. Tra una cosa e l'altra abbiamo fatto amicizia e venerdì 29 ci ha invitato a pranzo. Sua figlia Natalie di 5 anni era a casa di amici, così abbiamo mangiato solo con lei e il marito, uno statunitense, di origini italiane, ma come sottolinea lui 100% American. Hanno vissuto prima in Mexico, poi un anno e mezzo negli States, ora vivono qui in una casa carina con ben poco di messicano. Lui infatti, a parte aver preso a mangiare un sacco di chile (ma da un po' ha smesso) e a bere tequila, non sembra essersi molto integrato e se sono ancora qui è perché lei si è impuntata per rimanere. Tra loro parlano inglese, così ci siamo fatti un pranzo parlando una terza lingua, con tutte le difficoltà del caso, perché all'inizio anche per Mattia era dura, dopo un mese e mezzo di immersione nello spagnolo, e in più abituati a parlare con Guadalupe in spagnolo, a volte cominciavamo in una lingua e finivamo nell'altra. Quello che però ci stupisce di più è che quanto lei si dedica alla chiesa, a livello di fede personale e di impegno nelle attività, tanto lui è completamente estraneo, non contrario (che è già qualcosa), ma assolutamente disinteressato. Come nei racconti di Guido, da buon americano non pensa ad altro che a lavorare, e parecchio, visto che viaggia a giornate da 18 ore. Certo sembra voler un gran bene a moglie e figlia, ma condivide proprio poco, come tempo e spirito, e Guadalupe ci fa davvero pena per questo, poveretta.

conchiglie fossili tra le pietre vicino alla capilla di Amistad, a prova che lo Yucatan un tempo era tutto sott'acqua

PERSONAGGI 1 (delle comunita')

Angela: ragazza di 19 anni, affetta da sindrome di down. Vive a Valle Verde, in una misera casetta nel fondo, la zona recentemente “invasa”, con la madre Elena, che la ama molto e si prende bene cura di lei per quello che può. È quindi sana e “ben tenuta”, però non ha mai ricevuto molti stimoli, per cui non parla. Ci siamo presi l'incarico di prepararla per la prima comunione, con un catechismo rapido e basilare, semplicemente per farle capire che c'è un Dio che la creò, la ama, la protegge e con Gesù sceglie di venirle incontro e stare sempre con lei. Abbiamo fatto già due incontri, il giovedì mattina; è difficile, perché perfino con i disegni che le proponiamo fa molta fatica, a capire e pure a colorare, però noi seminiamo, Dio farà fruttificare!

Josè Antonio e Miguel Angel: due giovani missionari dell'ordine di Cristo Resuscitado, della sezione maschile delle madri che lavorano all'Hogar Cafarnaum, che hanno dedicato 3 giorni a visitare le famiglie di Valle Verde, come facevamo noi il giovedì mattina, per invitare i bambini alla posada di sabato 30 (in ritardo perché sarebbe pre-natalizia, ma fa lo stesso). Sono simpatici e molto impegnati e il loro lavoro è davvero utile per formare questa comunità partendo dai bambini, portandoli al catechismo. Alla posada e successiva festa con cibo e regali abbiamo partecipato anche noi: buono l'inizio e l'intenzione, un gran casino la distribuzione dei regali perché ovviamente è arrivato chiunque, sentendo la voce, e la capilla si è sì riempita più per un assalto agli oggetti che per partecipare ad un'attività comunitaria. E infatti di tutta la gente avvisata sabato, alle celebrazioni di domenica 31 e lunedì 1 non si è visto nessuno, segno evidente che la distribuzione è un bel gesto caritatevole, a Natale si inserisce bene, però forse non è il modo migliore per coinvolgere davvero le famiglie. Però è bello sapere che con persone come questi due e con le madri, che erano anch'esse presenti, essendo le organizzatrici della faccenda e la fonte del materiale, si può collaborare bene a favore delle comunità.

Doña Marta e Don Silvio: i referenti della capilla di Valle Verde, tra i fondatori di questa colonia, nata quasi 5 anni fa, e residenti a Cancun dalle sue origini. Molto ospitali e gentili, nella settimana post natalizia ci hanno invitato a pranzo due volte, dandoci non solo cibo ma anche un sacco di racconti e informazioni utili per noi che vorremmo dedicarci molto a questa colonia e che da P.J. ovviamente non ricaviamo niente, perché non parla molto ma anche perché qui passa una volta al mese se va bene e solo per celebrare... Ascoltare Don Silvio, poi, è un incanto, per la voce morbida, la parlata fluida e dolce, la saggezza semplice che lo contraddistingue e le esperienze vissute.

Marisol: vice-referente di Valle Verde, signora più giovane e con, probabilmente, 5 figli e un marito esistente ma quasi sempre fuori per lavoro. Sempre sorridente, con i due di prima è una colonna della capilla e anche lei ci vuole un gran bene: lunedì 1 ha offerto a Mattia, ministro solitario per leggera indisposizione di Elena, un indispensabile bicchiere di Coca fresca (il poveretto si stava sciogliendo lungo la strada principale, verso lo stradone dove passa l'autobus) e pure un contenitore con un po' di cibo, visto che lui non si poteva fermare per tornare dalla mogliettina.

Miguel e Umberto: i due ubriachi, il primo giovane e grande, il secondo più adulto e piccoletto, che compaiono in chiesa a Valle Verde domenica 31 sera, mentre celebra Javier. Mattia va a conoscerli quando dopo pochi minuti escono e si fermano appena fuori: Umberto, guidato dalla sua fede apparsa tra i fumi dell'alcool, aveva portato l'amico in crisi, più interiore che fisica, alla chiesa per trovare conforto e lo invita quindi a parlare con Mattia, che così lo accompagna verso casa cercando di dargli qualche dritta per cambiare rotta. Miguel sembrava completamente ciucco, ma invece capiva e rispondeva e trovava anche la sincerità per dire: - Sì, potrei dirti “da domani non bevo, ma sarebbe una bugia”! - Alla fine trova pure la forza per prendersi l' impegno di abbandonare la bottiglia, ma domani è un altro giorno... Umberto invece ricompare lunedì mattina durante la celebrazione di Mattia.

Dona Ermila, Dona Tomasa 1 e 2: sono le tre colonne di Avante, e le uniche che troviamo, insieme a Lupita, la figlia disabile di Ermila, alla celebrazione di domenica 31 mattina, che comunque si fa lo stesso, chiaro! L'intimità, e la vana attesa di altri partecipanti, ci dà la possibilità di ascoltare la situazione difficile che vive la capilla, disturbata da alcuni vicini. In particolare, scopriamo che il terreno lì è assai vasto e potrebbe essere usato non solo per il progetto di costruire una capilla nuova, in muratura e più grande, ma anche per creare un centro comunitario, con una sala per incontri, un parco-giochi (già c'è qualche giostrina, andrebbe sistemata) o un campetto, e pure un dispensario, utilissimo per l'intera colonia, in cui un semplice taglio si tramuta in un rischio grave perché il ferito o si arrangia o aspetta un bel po' prima di concludere il viaggetto verso la città; belle idee quindi, ma bloccate dal fatto che una famiglia si è illegalmente installata su una bella fetta del terreno e sono mesi che loro lo fanno notare al ministro e al padre, ma invano. Ora ci siamo presi l'impegno di cercare di smuovere le acque perché si risolva la faccenda, cioè convincere P.J. ad andare dalle autorità, documenti alla mano, e far sloggiare l'intruso che è appunto la principale fonte di guai, essendo dedito a droga e alcool e avendo creato un bel gruppetto di amici che gli fa compagnia...

REGALI DI NATALE

Ministro dell'Eucarestia: scarseggiando i sacerdoti, servono ministri per celebrare nelle varie comunità e Mattia è stato quindi insignito di questo compito; il bello è che il primo giorno il 24 celebrò già 3 volte, sempre accompagnato dalla mogliettina-corista, le prime due la mattina ad Avante e Valle Verde e la terza alla sera, a El Jordan, con l'emozione di proclamare il vangelo di Natale! (e con il rischio di rompersi la testa contro uno spuntone dei pali del “tetto”: per fortuna solo una cicatrice in mezzo ai capelli..., un po' come da piccolo, mamma (foto in bianco e nero), ma senza bisogno di punti)

Obispo: no, non è diventato anche vescovo! Il regalo è Pedro Pablo, che si dimostra sempre più gentile, venendo apposta per noi la mattina del 24 a Fatima, ma noi eravamo a celebrare in giro. Ci lascia un sacchetto con alcuni doni, per i quali lo ringraziamo vivamente il 25, quando alla Ciudad de la Alegrìa celebra una bella messa di Natale, arricchita dalla prima comunione di 6 adulti ospiti dell'Hogar Cafarnaum e dal rinnovo del noviziato di Sor Esperanza, che tra 6 mesi potrà così professare i voti.

Ahijado (Figlioccio): tra questi 6 comunicandi c'era anche Carmelo, il paziente più costante di Elena, un signore di oltre 60 anni, di cui ora siamo padrini di comunione! A lui le nostre preghiere perché possa sentire la gioia di quel giorno ad ogni comunione e perché trovi nel Signore la forza per affrontare la vita con serenità e coraggio.

DVD: i due missionarietti si sono regalati CARS, in inglese e spagnolo, con tanto di nuovo cortometraggio “Mater and the Ghost Light”, così Martedì 26 sera cinema Leoni, seduti sul letto, con il fedele notebook sulle gambe.

Chichen Itza (pronuncia "cicèn izà", traduzione dal maya: “sul bordo del pozzo degli Itza”): mercoledì 27 viaggio di puro turismo con tour organizzato (come prima volta va bene così, e inoltre era molto valido e economico, meglio che andando in pullman o noleggiando un auto), che ci ha portato a vederesolodalpullman (il brutto appunto del “tour”) Valladolid, che avrebbe una splendida cattedrale francescana del 16° secolo, la terza più antica d'America (sarà per un'altra volta); poi sosta al meraviglioso cenote (laghetto di origine carsica, tipico dello Yucatan, penisola con acque sotterranee più che superficiali) di Ik-Kil, per un sensazionale bagno in acqua dolce illuminata dalla luce che scende dall'alto della grotta; infine il clou, visita guidata, da un appassionato studioso che ci ha proposto anche le ultime teorie a riguardo, del sito archeologico Maya-Tolteco, con la grande piramide di Kukulkàn, che all'equinozio crea l'effetto luminoso del serpente che ne discende i gradini, l' Observatorio Caracol (spirale, dalle sue scale) che invece vede la luce attraversarlo da porta a porta al solstizio, e molte altre affascinanti rovine, tra cui lo sferisterio (campo da pelota), oltre al cenote dove gettavano i sacrifici umani. Sorpresa: chi incontrammo in giro per Chichen? Padre John & co., che si erano presi due giorni di vacanza!