PERSONAGGI 1 (delle comunita')

Angela: ragazza di 19 anni, affetta da sindrome di down. Vive a Valle Verde, in una misera casetta nel fondo, la zona recentemente “invasa”, con la madre Elena, che la ama molto e si prende bene cura di lei per quello che può. È quindi sana e “ben tenuta”, però non ha mai ricevuto molti stimoli, per cui non parla. Ci siamo presi l'incarico di prepararla per la prima comunione, con un catechismo rapido e basilare, semplicemente per farle capire che c'è un Dio che la creò, la ama, la protegge e con Gesù sceglie di venirle incontro e stare sempre con lei. Abbiamo fatto già due incontri, il giovedì mattina; è difficile, perché perfino con i disegni che le proponiamo fa molta fatica, a capire e pure a colorare, però noi seminiamo, Dio farà fruttificare!

Josè Antonio e Miguel Angel: due giovani missionari dell'ordine di Cristo Resuscitado, della sezione maschile delle madri che lavorano all'Hogar Cafarnaum, che hanno dedicato 3 giorni a visitare le famiglie di Valle Verde, come facevamo noi il giovedì mattina, per invitare i bambini alla posada di sabato 30 (in ritardo perché sarebbe pre-natalizia, ma fa lo stesso). Sono simpatici e molto impegnati e il loro lavoro è davvero utile per formare questa comunità partendo dai bambini, portandoli al catechismo. Alla posada e successiva festa con cibo e regali abbiamo partecipato anche noi: buono l'inizio e l'intenzione, un gran casino la distribuzione dei regali perché ovviamente è arrivato chiunque, sentendo la voce, e la capilla si è sì riempita più per un assalto agli oggetti che per partecipare ad un'attività comunitaria. E infatti di tutta la gente avvisata sabato, alle celebrazioni di domenica 31 e lunedì 1 non si è visto nessuno, segno evidente che la distribuzione è un bel gesto caritatevole, a Natale si inserisce bene, però forse non è il modo migliore per coinvolgere davvero le famiglie. Però è bello sapere che con persone come questi due e con le madri, che erano anch'esse presenti, essendo le organizzatrici della faccenda e la fonte del materiale, si può collaborare bene a favore delle comunità.

Doña Marta e Don Silvio: i referenti della capilla di Valle Verde, tra i fondatori di questa colonia, nata quasi 5 anni fa, e residenti a Cancun dalle sue origini. Molto ospitali e gentili, nella settimana post natalizia ci hanno invitato a pranzo due volte, dandoci non solo cibo ma anche un sacco di racconti e informazioni utili per noi che vorremmo dedicarci molto a questa colonia e che da P.J. ovviamente non ricaviamo niente, perché non parla molto ma anche perché qui passa una volta al mese se va bene e solo per celebrare... Ascoltare Don Silvio, poi, è un incanto, per la voce morbida, la parlata fluida e dolce, la saggezza semplice che lo contraddistingue e le esperienze vissute.

Marisol: vice-referente di Valle Verde, signora più giovane e con, probabilmente, 5 figli e un marito esistente ma quasi sempre fuori per lavoro. Sempre sorridente, con i due di prima è una colonna della capilla e anche lei ci vuole un gran bene: lunedì 1 ha offerto a Mattia, ministro solitario per leggera indisposizione di Elena, un indispensabile bicchiere di Coca fresca (il poveretto si stava sciogliendo lungo la strada principale, verso lo stradone dove passa l'autobus) e pure un contenitore con un po' di cibo, visto che lui non si poteva fermare per tornare dalla mogliettina.

Miguel e Umberto: i due ubriachi, il primo giovane e grande, il secondo più adulto e piccoletto, che compaiono in chiesa a Valle Verde domenica 31 sera, mentre celebra Javier. Mattia va a conoscerli quando dopo pochi minuti escono e si fermano appena fuori: Umberto, guidato dalla sua fede apparsa tra i fumi dell'alcool, aveva portato l'amico in crisi, più interiore che fisica, alla chiesa per trovare conforto e lo invita quindi a parlare con Mattia, che così lo accompagna verso casa cercando di dargli qualche dritta per cambiare rotta. Miguel sembrava completamente ciucco, ma invece capiva e rispondeva e trovava anche la sincerità per dire: - Sì, potrei dirti “da domani non bevo, ma sarebbe una bugia”! - Alla fine trova pure la forza per prendersi l' impegno di abbandonare la bottiglia, ma domani è un altro giorno... Umberto invece ricompare lunedì mattina durante la celebrazione di Mattia.

Dona Ermila, Dona Tomasa 1 e 2: sono le tre colonne di Avante, e le uniche che troviamo, insieme a Lupita, la figlia disabile di Ermila, alla celebrazione di domenica 31 mattina, che comunque si fa lo stesso, chiaro! L'intimità, e la vana attesa di altri partecipanti, ci dà la possibilità di ascoltare la situazione difficile che vive la capilla, disturbata da alcuni vicini. In particolare, scopriamo che il terreno lì è assai vasto e potrebbe essere usato non solo per il progetto di costruire una capilla nuova, in muratura e più grande, ma anche per creare un centro comunitario, con una sala per incontri, un parco-giochi (già c'è qualche giostrina, andrebbe sistemata) o un campetto, e pure un dispensario, utilissimo per l'intera colonia, in cui un semplice taglio si tramuta in un rischio grave perché il ferito o si arrangia o aspetta un bel po' prima di concludere il viaggetto verso la città; belle idee quindi, ma bloccate dal fatto che una famiglia si è illegalmente installata su una bella fetta del terreno e sono mesi che loro lo fanno notare al ministro e al padre, ma invano. Ora ci siamo presi l'impegno di cercare di smuovere le acque perché si risolva la faccenda, cioè convincere P.J. ad andare dalle autorità, documenti alla mano, e far sloggiare l'intruso che è appunto la principale fonte di guai, essendo dedito a droga e alcool e avendo creato un bel gruppetto di amici che gli fa compagnia...

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