Marathon!

Finalmente, dopo quasi 3 settimane, ecco il resoconto della grande impresa: l'avete aspettato a lungo (?), riguarda una faccenda assai lunga, quindi preparatevi!
Innanzitutto... ce l'ha fatta! (e non era cosi' scontato)
Ma andiamo con ordine:
lunedí 2 giugno (perché di lunedí? Perché anche qui il 2 giugno é festa nazionale (e non chiedete perché, forse per il semplice gusto di stare a casa...) ore 7 partenza da casa per Cork, parcheggio, bus e arrivo al centro per gli atleti, situato in un palazzo per incontri, mica male. Passeggiatina verso il centro, per la partenza. E gia' in queste prime fasi si respira l'atmosfera dell'evento con tanti atleti e sostenitori in giro per le strade.
St.Patrick Street, il centro elegante della citta', una lunga strada fiancheggiata da grandi negozi, oggi transennata e ripiena di atleti pronti al via. La famiglia Leoni saluta il papàfolle e piccoloMickey richiede un saluto speciale: cambio pannolino su panchina della fermata dell'autobus!
Via! (Pensiero: ma allora si fa sul serio, non é mica uno scherzo!)
Prime miglia (si perché i geni, nonostante a livello ufficiale si siano liberati dal sistema britannico e usino quello metrico, a livello culturale sono ancora lí a giocare con miglia e piedi, per cui la maratona é scandita in miglia, 26.2) di assestamento, correndo in mezzo ad un sacco di gente. Al terzo miglio si ripassa per zone centrali, lungo gli argini del fiume Lee e il papá riceve i saluti della family.
Poi si trova il ritmo, qualche altro corridore come riferimento e si va, miglio dopo miglio, con un occhiata all'orologio per i tempi. A parte l'inizio in centro, il primo terzo di corsa si snoda su strade grandi, esterne, pure in tangenziale, sopra cavalcavia e sotto il tunnel... Il tempo e' abbastanza buono, coperto, ma pian piano purtroppo si scopre e inizia il caldo, che non sará mai eccessivo, fortunatamente, ma sufficiente per una gran sudata. Il fisico ancora regge, i colleghi di riferimento sono stati ormai superati, il cronometro dá buone indicazioni, si viaggia a 8minuti a miglio (5 a km), che vorrebbe dire finire a 3.30.
Ma non aveva detto che voleva farla attorno alle 4 ore? Sí, ma il suo ritmo di corsa é quello, tanto vale provare, un calo poi va tenuto in considerazione, per cui alla fine sará giusto...
Si gira un po' per la citta', e Mattia comincia ad usare sempre piú acqua, piú per farsi una doccia che per bere. Prima barretta energetica, pure buona.
13 miglia e un po': mezza maratona! E' giá un bel traguardo, no? Il tempo é ottimo 1h 45', la condizione ancora buona anche se si comincia a far fatica, non é piú un'allegra scampagnata. Fino ad ora invece, e continuerá ancora per un po', il nostro caro papáMattia si sta impegnando per vincere almeno il premio simpatia e saluta il pubblico lungo strada con il maggior entusiasmo possible, con grida di incitamento (per sé o per il pubblico?), battendo le mani di rimando, sorridendo e rispondendo agli incoraggiamenti... ah che bei momenti, finché durano!
Poco dopo il 14° miglio, una piacevole sorpresa si presenta come ottima scusa per 10 secondi di pausa: ReginaEle con Principino spuntano come per magia a bordo strada per uno scambio di baci e abbracci che da energia al corridore.
E si prosegue, 15, 16 miglia, ed ecco i primi dolori al polpaccio, pericolosi prodromi di crampi... Arrivano i primi stand con rifornimento Gatorade, alla buon'ora, un po' di energia qua serve perché comincia a farsi dura, ma ancora tutto OK.
17, 18, passaggio per il luogo piú affascinante della cittá (che non difficile, visto il livello... se non avete capito ai Lions Cork fa abbastanza schifo), il laghetto con colonia di uccelli; ancora forze per animare il pubblico e superare qualche avversario.
19, urca é sempre peggio, la piantiamo con queste salite? Cerchiamo di tirare avanti con altro Gatorade.
20, ora é fatta: prima crisi, pausa di un minuto, un altro di cammino, seconda barretta energetica; collega superato recupera Mattia e lo incoraggia e ricominciare a correre... certo, mo' arrivo. E si riparte.
21, basta con 'ste salite, non é una corsa in montagna! E per fortuna che si allenato con un sacco di saliscendi, ma non al 21esimo miglio! Cartello dice "Ultima salita": grazie a Dio! Ma quella cara nonna degli organizzatori, quest'ultima salita e' la peggiore ed é pure lunga! Discesa, almeno ci si lascia andare e si arriva al lunghissimo rettilineo delle ultime miglia.... e qui arriva la fatica vera: che dura!
22: ma perché 26? 22 non andava bene? e che c'e' di male con 23 o 24? tra l'altro 20 era tondo tondo...
Sonia O'Sullivan, medaglia d'argento olimpica e due gambe lunghe 1 metro e mezzo l'una, passa correndo agile e felice, sta facendo l'ultima frazione per la sua squadra (in questa maratona si puó partecipare anche come relay, staffetta, organizzando un team da 2 a 5 persone: un modo per avvicinare sempre piú gente alla maratona, aumentando la partecipazione e dando modo anche ai meno allenati di unirsi all'evento; Sonia ovviamente poteva farla tutta, ma qui ha scelto un team, legato ovviamente a qualche scopo benefico...): vai Sonia, sprechiamo energie per salutarla, tanto siamo talmente stanchi che non cambia molto. Ma a parte gli scherzi, primo é un onore correre con simil atleti e il problema qui non e' il fiato per urlare due parole o la forza di battere le mani, ma quei due pezzi di legno che partono dalla vita e scendono verso due tavolette di ferro che pietosamente sbattono sull'asfalto sperando di portare avanti Mr.Mattia...
23: facciamo finta di aver finito e camminiamo un po' va... E cominciano a superarlo, purtroppo non solo quei vigliacchi con il numero blu, quelli che stanno facendo solo una frazione, di solito 8km, della staffetta quindi sono freschi, ma pure qualche numero rosso, dannazione, altri che se la fanno tutta e alcuni sono pure "maturi"... ma non c'e' orgoglio che tenga, quando le gambe sono percorse da fitte c'e' poco da fare, anzi, ormai serpeggia la preoccupazione di non riuscire più nemmeno a camminare, incombe l'incubo di doversi fermare. Pietoso collega di corsa offre bottiglietta di Powerade che gli avanza, grazie mille(anche se fa schifo, meglio il Gatorade, ma in queste condizioni lascia stare: trangugia e continua...)
24: un po' si ricomincia a correre, un po' si cammina, a passo veloce, il massimo che permettono le gambe... grazie ragazzino del pubblico per il miniMars; ma dove cavolo è quel benedetto cartello dell'ultimo miglio?
eccolo, 25: basta, è ora dell'ultimo sforzo, via di corsa, tra organizzatori e pubblico che incitano e incoraggiano con frasi ovvie ma sempre apprezzate: dai, un miglio ed è fatta! L'ultimo miglio inizia pure in mezzo al verde, in un sentiero di un parco, lungo il fiume... e questo aiuta, ma più lo spirito che il fisico e anche se l'impegno c'era, le gambe un po' meno, per cui un po' di camminata veloce si rende necessaria, ma per fortuna si esce dal parco e si torna in strada: non si può certo farsi vedere camminare anche dalla gente dell'ultimo tratto, no? E allora via di corsa, ormai mancheranno poche centinaia di metri, via senza pensare, corri corri, e le gambe? Ma chi se ne frega, ora non si sentono più, miracolo dell'obiettivo ormai vicino. Signora dello staff blatera una qualche distanza a un corridore, Mattia chiede lumi, lei ripete: 400 mt... ma è la distanza classica, percorsa in pista decine di volte, è il suo pane! 400 metri in volata (beh, quasi, tutto è relativo a quel punto), ultima curva, ora è uno sprint, uomo in carrozzella (tanto di cappello), uno si sente quasi in colpa a superarlo alla fine, ma lo sprint non si può fermare; rettilineo finale, transenne, folla assiepata, la velocità aumenta, un incubo si affaccia: e se adesso 'sti due tronchi si irrigidiscono e cado con crampi lancinanti proprio qui, di fronte al grande pubblico, a 200 metri dal traguardo? Mmm, forse è meglio non esagerare... Velocità costante allora, cerchiamo di capire fino a che punto tengono le gambe; ecco, traguardo in vista, lo speaker urla, la gente pure, non si capisce una parola, cento metri, meno, fine!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (sì, sono 26, come le miglia, o ne volevate 42?)
E il tempo? Un'occhiata all'orologio, 3h 46': wow!
Ovviamente la media è crollata nelle ultima 4 miglia di sofferenza, ma prima era andata talmente bene che il risultato è sconcertante: sotto le 4 ore è da ammirare, e qui sono quasi 15 minuti in meno, niente male davvero. Certo i campioni ci mettono 2 ore e pochi minuti, e quasi tutti conoscono qualcuno che la fa in 3 ore o meno, ma PapàMattia non è un atleta da distanze lunghe e soprattutto il folle ha preparato quest'impresa in solo 7 settimane e senza neanche allenarsi più di 3 o 4 volte a settimana.
Classifica: 354 su 1338, che dite?
Torniamo al racconto: dopo una ulteriore bottiglia d'acqua in testa, barcollando su quelle due malefiche gambe che ora fanno meno male di un quarto d'ora fa e che miracolosamente hanno pure permesso di fare un figurone finale nascondendo l'umiliazione delle miglia di cammino, PapàZombie saluta Ele&Mick al di là delle transenne, ah che commozione, si mangia 3 banane in 5 minuti, ritira la medaglia di partecipazione, beve, saluta qualche compare d'impresa e poi raggiunge la family. Con fatica si cammina verso il palazzo con le borse (ma non potevano fornire dei pattini, una bici, un carrellino, portare qui le borse...), qualche minuto di riposo, poi l'autobus e via verso casa.
Signori, un impresa di cui essere orgogliosi, e come dice Andre, collega tedesco che l'ha fatta a Berlino 3 anni fa: una cosa che un uomo deve fare nella vita.
Flash
- Domanda classica: la rifarai? Risposta: non credo proprio!
- Lungo il percorso un intervistatrice assai carina, piccolina, bionda occhi azzurro-verdi, con videocamera in una mano e bambino splendido nell'altra chiede: qualche commento? Risposta: la staffetta era un ottima idea!
- Al lavoro colleghi e colleghe di altri reparti hanno partecipato, con due staffette, ma Mattia ha mantenuto alto il nome del suo dipartimento battendole entrambe!
- "Il coach" (Adriano per i non esperti, allenatore di atletica), chiamato il giorno stesso per dare la notizia dell'impresa, saputo il tempo ha commentato: bravo! e saputo il ristretto periodo di preparazione ha aggiunto: ma allora sei un figo! A questo punto Mattia, che prima non capiva ancora come valutare la faccenda, si è ritenuto decisamente soddisfatto!
-Come sapete la causa di tutto ciò era il sostegno ad Amnesty International, la cui maglietta con scritto "difendiamo i diritti umani" Mattia ha indossato con onore per 42 stramaledetti km: bene, siamo felici di annunciare il successo della raccolta fondi, arrivata a 250euro. Grazie mille a tutti i partecipanti!
-E grazie dal maratoneta a Regina e Principino per l'appoggio morale durante la preparazione e durante la corsa!

17-18 maggio: Riccardo+Compleanno

Con il resoconto visite eravamo rimasti a DonAndrea scaricato al Kerry Airport per continuare il suo giro, che e' poi proseguito bene a quanto abbiamo sentito.
Ma gia' avevamo preannunciato una visita immediatamente successiva: da li' eravamo tornati in fretta alla cara Clonakilty per accogliere Riccardo, che essendo in vacanza a Dublin aveva gentilmente deciso di venire a trovarci, seppure per breve tempo.
Cosí alle 9.30 dopo averlo lasciato ad aspettare alla fermata dell'autobus per un quarto d'ora, lo abbiamo introdotto nella nostra spaziosa dimora che non ha mancato di affascinarlo per dimensioni e stile! Visto che il giorno dopo sarebbe gia' ripartito abbiamo pensato bene di sfruttare la serata, spassandocela alla grande tra giochi e risate fino a notte fonda.
In mattinata iniziando i festeggiamenti per il compleanno di Elena, ci siamo gustati una super Irish breakfast e poi via in spiaggia per ammirare lo spettacolo dell'oceano (e sentirne il vento), celebrare il momento con lettura di una poesia di Yates, giusto per fare i colti. Per concludere, ottima cioccolata calda per noi e Guinness per lui a un tavolino dell'elegante Dunes Pub, sempre ad Inchydoney, prima di partire in macchina e portarlo, giusto in tempo, alla stazione delle corriere di Cork.
Tornati a Clon, pranzo di compleanno al ristoranti dell'O'Donovan Hotel:
TANTI AUGURI REGINAELENA!
In serata, prima parte del documentario Planet Earth arrivato in regalo per il compleanno: 4 dvd per ore ed ore di strepitosi video sulle meraviglie della natura del nostro caro pianeta prodotti dalla BBC.
Fine delle visite... per Maggio: si ricomincia a Giugno

17 giugno 2008 happy birthday - 2!

Tanti auguri MaryGio': in questi giorni cosi' pieni di luce, qui diventa buio verso le 10.30, un abbraccio dal mattino al meriggio e un bacione da Elena&Mickey!

E tanto perche' tu non ti sieda sugli allori, o meglio sul divano con un piatto di torta in mano... passiamo ai discorsi seri:
ora che sei cosi' vecc... grande sara' anche ora di metter su famiglia, no?
Qui in fondo ci siamo persi qualche notizia o non e' ancora arrivata nessuna data?
Per il matrimonio di Lucia e Chicco saremo a Padova, speriamo di tornare qui sapendo quand'e' il prossimo a cui partecipare...

17 giugno 2008 happy birthday!

Happy Birthday dear mother
Happy Birthday dear Chiara
Happy Birthday dear granny
Happy Birthday to you!

Tanti auguri a te
Tanti auguri a mia mamma
Tanti auguri a mia nonna
e a mia suocera anche!

51 52 53 54 55 56 ciao (ACR style!)
51 52 53 54 55 56 ciao
51 52 53 54 55 56 ciao
51 52 53 54 55 56 ciao
51 52 53
51 52 53
51 52 53 54 55 56 ciao!
Dall'Irlanda tanti auguri a te
Dall'Irlanda tanti auguri a te
Dall'Irlanda tanti auguri a te
Dall'Irlanda tanti auguri
Dall'Irlanda tanti auguri
Dall'Irlanda tanti auguri a te!

Don Andrea in visita

Sfalsando un pochino l'ordine cronologico, torniamo al 12 maggio, quando la Lions' family ha ricevuto la visita del caro DonAndrea uno dei magnifici 6 (mmm, ne mancava uno allora!) del nostro matrimonio. Dopo essere andati a prenderlo all'aereoporto di Cork gli abbiamo offerto l'ormai classico giro panoramico lungo la West Cork Coastal Route per gustare gli scenari mozzafiato di baie e scogliere, che non mancano mai di mandare in visibilio i nostri ospiti.
Oltre a fargli bere qualche birra, sentire della buona musica nei pub e spendere una fortuna per colpa delle tentazioni degli uffici turistici pieni di oggetti interessanti, lo abbiamo scarrozzato per il collaudato tour di spiagge e resti celtici e gli abbiamo fatto gustare un rilassante pomeriggio a Inchydoney, dove abbiamo collaudato la nuova tendina parasole per Michele, che pero' non si e' rivelata particolarmente adatta a vento furibondo che spesso spira sulle nostre spiagge (ma se un giorno riusciamo ad andare al mare senza bora dovrebbe essere ottima!).
Elena&Mick, giusto per aumentare il loro record di visite, lo hanno accompagnato a visitare Kinsale e Charles Fort, mentre di sera Mattia lo ha introdotto ai nuovi giochi tipici di casaLeoni, cioe' backgammon e cribbage (con le carte, venire in visita per imparare!).
Si e' poi dimostrato un turista di alto livello quando in giornata ha attraversato mezza Irlanda per andare a scoprire qualche castello e soprattutto un meraviglioso sito monastico a Clonmacnoise, che verra' sicuramente inserito nei nostri piani futuri.
Per concludere la bella settimana passata insieme a raccontarsi tante cose, il sabato siamo partiti tutti insieme alla volta della contea di Kerry e dopo qualche ora di macchina con sosta per osservare una casa e fattoria tradizionale siamo arrivati allo splendido Killarney National Park, una delizia per gli occhi gia' da lontano, da quando lo si puo' ammirare dall'alto, lungo la strada. Purtroppo appena ci siamo incamminati per una passeggiata di una decina di km verso uno dei laghi e' sceso il diluvio e nonostante la caparbia speranza di Mattia e Andrea, che hanno provato impavidi a proseguire, trascinandosi ovviamente dietro Regina e Principino (sulle spalle del padre nell'ottimo zaino), confidando nel tempo ballerino irlandese, alla fine la passeggiata e' annegata in una ritirata precipitosa, soprattutto per Papa'Mattia che si e' inventato una corsa a ginocchia basse per non far sobbalzare troppo il pargolo e portarlo all'asciutto al piu' presto, anche se tanto, tra la sua mantella e quella del padre il furbetto e' quello che si e' bagnato meno! Ma la giornata si e' risollevata grazie alla visita di ripiego: nel centro del parco la Muckross House e' una villa stupenda, fattaci gustare da una guida davvero coinvolgente, superata in bravura solo dalle risatine scatenate di Principino, che le hanno rubato la scena piu' di una volta.
Nel tardo pomeriggio, spostamento al Kerry Airport dove il pretonzolo ha noleggiato un auto per proseguire il suo viaggio verso la Dingle Peninsula, le Cliffs of Moher e infine l'aereo di ritorno.
I Leoncini invece si sono girati di nuovo verso casa per correre ad accogliere il prossimo ospite, ma questa e' un'altra storia, o meglio un altro post.

Baltimore - altro giro altro festival

Dopo il Fiddle Fair, domenica 26 Maggio si torna nella piacevole localita' marinara (con tanto di castello) di Baltimore per il WoodenBoat & Seafood Festival: appuntamento da non mancare!
Gran giornata di sole, con primi cenni di abbronzatura non solo per Mattia corridore che gia' aveva preso un certo colorito grazie agli allenamenti e alla biciclettata quotidiana ma anche per ReginaElena.
Il Woodenboat festival prevede la costruzione al momento di rudimentali barche in legno con il materiale fornito dagli organizzatori e una successiva assai divertente regata tra una decina di imbarcazioni delle piu' svariate foggie. Nel pomeriggio purtroppo l'alzarsi di un eccessivo vento nella baia manda all'aria il punto forte del programma: la regata delle barche serie, grandi e tradizionali. Nel mezzo viene anche organizzata una gara di pesca del granchio per bambini.
Ma l'interesse maggiore, in quanto piu' "partecipabile" e' ovviamente per la parte culinaria, con svariati banchetti che propongono un po' di tutto, non solo pesce, ma soprattutto i piatti di pesce dei pub locali (conditi da pinta di Guiness per la mamma) e l'ottima degustazione a offerta libera (a favore dell'associazione delle barche di salvataggio, vera istituzione nelle isole britanniche) di deliziosi panini al haddock (tipo merluzzo), mussles in quantita' e pure qualche oysters!
Principino non potendo apprezzare la cucina, se l'e' spassata con il suo enorme palloncinoNEMO&PAPA'MARLIN, ad elio, attaccato al passeggino e sbrodolando pappa ovunque, come da copione.

Fiddle Fair

Tra gli strumenti tradizionali della musica irlandese spicca il violino, chiamato fiddle ("violin" e' piu' usato per la musica classica) e a Baltimore, paesino su una delle punte a sud-ovest, ogni anno va in scena la Fiddle Fair: tre giorni di musica con al centro appunto il fiddle, sia in concerti organizzati, a pagamento, che con sessions nei vari pub del villaggio.
La Lions' family cosi' appassionata di musica e gia' innamorata del folk irlandese non poteva mancare, anche perche' Principino da gia' chiari segnali di essere decisamente incantato dalla musica, per cui vale la pena offrirgli sempre piu' occasioni di deliziare e cosi' migliorare il suo orecchio, nella speranza che emuli quello strepitoso della zia bionda...
E allora domenica 11 maggio Prinicipino va a Baltimore, a mangiare pappa&tetta in un bel pub (e quando mai non lo sono...) ascoltando 7-8 musicisti suonare 3-4 violini, un organetto, una fisarmonica, un clarinetto, una chitarra e altro, mentre mamma trinca uno shandy (birra e limonata). Certo molto divertente, ma manca qualcosa per farne un pomeriggio memorabile... A fianco al pub si trova un giardino privato con all'interno, oltre a piante e fiori sparsi o organizzati in un simpatico orticello, un anfiteatro verde, circondato da alberi e digradante verso la baia, raggiungibile attraverso un ponte in ferro che scavalca un placido ruscello, un posticino incantevole, insomma, il luogo ideale per gustare un concerto di un duo violino e fisarmonica, anche rimanendo ai bordi dell'anfiteatro per non pagare il biglietto, tanto si sente molto bene lo stesso (anche se non si possono apprezzare gli stupefacenti passi di danza tradizionale di un ballerino assai carino). Tutto molto bello, no? Musica, nel verde, con il mare di fronte... e un bonus culturale: ospite d'onore del duo un attore inglese coinvolto in un progetto per insegnare a qualche star a suonare uno strumento tradizionale. Chi? L'attempato ma sempre affascinante ed elegante Jeremy Irons, che con simpatia ed autoironia si presenta come la parte peggiore del concerto, intrattendoci con qualche battuta, e dopo averci deliziato con una lettura poetica (anche se non abbiamo colto bene tutto il testo, la voce e la dizione ci hanno colpito ugualmente) stupisce il pubblico accompagnando con il suo violino il suo maestro e altri musicisti per due-tre pezzi in crescendo di velocita' e difficolta': applausi scroscianti!

10foto X 10gg

Eccoci di ritorno, dopo un mese di assenza, con mille scuse per esserci "addormentati" e un grazie per l'interessamento e le molteplici richieste di aggiornamenti.
Avanzate ancora un resoconto della visita della (Tosato familySaverioSilviaDavide) dal 25aprile al 5maggio. Per sbrigarci, visto che siamo cosi' indietro con le cronache, scegliamo di deliziarvi con foto piuttosto che parole.

Michele&Davide, gia' piu' a loro agio insieme rispetto ai primi giorni di diffidenza e carezze selvaggie, sfruttano appieno il grande tappeto con lettere e numeri (Davide, dove cacchio hai messo il pezzo della D?)

Papa'&Figlio baciati dal sole sulle rocce della punta di Inchydoney

Due passeggini a Inchy, la "nostra" spiaggia


Picnic nella verde cornice dei meravigliosi Lisselan Gardens Ennesima visita di Elena&Michele+Ospiti a Charles Fort, che affascina sempreAltra tappa ricorrente del tour: gita in traghetto a GarinishIsland, con foche lungo il tragitto
Ottima novita': giornata di camminate in foresta di "montagna" (300mt, ma la vegetazione e la morfologia sono quelle...) al Gougane Barra National Park


Famiglia vento-resistente in punta a Baltimore, uno dei luoghi piu' spettacolari della zona


Dopo tanti bei giorni passati insieme, conclusione in bellezza con Blarney Castle (& park!) per festeggiare il compleanno di Mattia e salutarci, proprio quando i due piccoli avevano fatto amicizia!