Fiddle Fair

Tra gli strumenti tradizionali della musica irlandese spicca il violino, chiamato fiddle ("violin" e' piu' usato per la musica classica) e a Baltimore, paesino su una delle punte a sud-ovest, ogni anno va in scena la Fiddle Fair: tre giorni di musica con al centro appunto il fiddle, sia in concerti organizzati, a pagamento, che con sessions nei vari pub del villaggio.
La Lions' family cosi' appassionata di musica e gia' innamorata del folk irlandese non poteva mancare, anche perche' Principino da gia' chiari segnali di essere decisamente incantato dalla musica, per cui vale la pena offrirgli sempre piu' occasioni di deliziare e cosi' migliorare il suo orecchio, nella speranza che emuli quello strepitoso della zia bionda...
E allora domenica 11 maggio Prinicipino va a Baltimore, a mangiare pappa&tetta in un bel pub (e quando mai non lo sono...) ascoltando 7-8 musicisti suonare 3-4 violini, un organetto, una fisarmonica, un clarinetto, una chitarra e altro, mentre mamma trinca uno shandy (birra e limonata). Certo molto divertente, ma manca qualcosa per farne un pomeriggio memorabile... A fianco al pub si trova un giardino privato con all'interno, oltre a piante e fiori sparsi o organizzati in un simpatico orticello, un anfiteatro verde, circondato da alberi e digradante verso la baia, raggiungibile attraverso un ponte in ferro che scavalca un placido ruscello, un posticino incantevole, insomma, il luogo ideale per gustare un concerto di un duo violino e fisarmonica, anche rimanendo ai bordi dell'anfiteatro per non pagare il biglietto, tanto si sente molto bene lo stesso (anche se non si possono apprezzare gli stupefacenti passi di danza tradizionale di un ballerino assai carino). Tutto molto bello, no? Musica, nel verde, con il mare di fronte... e un bonus culturale: ospite d'onore del duo un attore inglese coinvolto in un progetto per insegnare a qualche star a suonare uno strumento tradizionale. Chi? L'attempato ma sempre affascinante ed elegante Jeremy Irons, che con simpatia ed autoironia si presenta come la parte peggiore del concerto, intrattendoci con qualche battuta, e dopo averci deliziato con una lettura poetica (anche se non abbiamo colto bene tutto il testo, la voce e la dizione ci hanno colpito ugualmente) stupisce il pubblico accompagnando con il suo violino il suo maestro e altri musicisti per due-tre pezzi in crescendo di velocita' e difficolta': applausi scroscianti!

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