Al lavoro!

Eh sì, oggi si comincia davvero: 40 minuti di autobus e arriviamo alla Ciudad de la Alegrìa, dove per tutta la mattina Elena mette in campo la sua professionalità riabilitando i malati e Mattia fa da supporto interpretariale (e quando non è richiesto si dedica all'apprendimento della sua parte di arcangelo per la pastorela, il dramma natalizio che insceneremo il 3 dicembre; o allo studio del materiale sull'evangelizzazione). Per Mattia è anche l'occasione giusta per vedere questa famosa mogliettina fisioterapista al lavoro, e bisogna dire che sembra proprio brava: sa cosa fare e lo fa con impegno e affetto.

I pazienti sono vari, adulti e bambini, e quando lavora con questi ultimi Elena è davvero felice: era il suo sogno post-lauream, ma a Padova le possibilità erano poche. Qui oggi tratta Jorge, di 8 mesi, e Monserrat, un bimba di 7, entrambi con lievi ritardi motori, e vederla “giocare” con loro è proprio bello e interessante.

Vedendola alle prese con gli adulti, però, si apprezza di più la competenza; oggi si dedica a Carmelo, con emiparesi sinistra, Angel, i cui problemi di movimento derivano dalla debolezza estrema a cui lo ha portato l'AIDS (probabilmente, dato che della storia di questi pazienti si sa ben poco, per ora), e Luis, PCI (paralisi cerebrale infantile), un miracolato, sopravvissuto a svariate operazioni molto serie, che ora si muove appena, però almeno capisce e risponde come può. Con quest'ultimo si otterrà ben poco, ma per lui è importante almeno provare e sentirsi curato; Arturo invece potrebbe migliorare, ma oggi, dopo pochi minuti e ancor meno esercizi... “vi ringrazio molto, ma basta!”: si riproverà mercoledì, quando torneremo per la seconda seduta a tutti loro e per cominciare anche con altri.

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