Gaelic Football

Parliamo di sport: dopo un tranquillo inizio ancora nel 2007 con il calcio del martedí sera, PapáMattia era passato a Febbraio a sperimentare il Tag (o meglio Touch) Rugby, per poi buttarsi ad Aprile nella grande avventura della maratona. Che ha fatto dopo?
La notizia in qualche modo é gia trapelata: ha iniziato a giocare a Gaelic Football!
Sí, da Luglio si allena con la terza squadra del Clonakilty per questo sport tradizionale irlandese, ad Agosto ha vestito per la prima volta la divisa rosso-verde per un'amichevole, a Settembre ha giocato la prima partita intera e domenica ha segnato il primo punto, nel torneo sociale; lunedí sera altra partita, in campo per tutto il secondo tempo: insomma un po' alla volta impara e si inserisce nella squadra.
Ma diamo spiegazioni al pubblico su questo sport (ad ogni modo wikipedia non tradisce mai e, in inglese, trovate una pagina dettagliata): sembra un misto di altri sport, calcio, rugby e pallamano, ma é tradizionale, non un mix calcolato.
La palla é rotonda, piú dura di quella da calcio, con le striscie di cuioo come quella da pallavolo e il campo é di norma piú lungo che per calcio o rugby e si gioca in 15. Per segnare si puó mandare la palla sia nella H del rugby che sotto, nella porta con la rete, protetta dal portiere. Sopra si ottiene un punto, sotto un goal, che vale tre punti. Le due segnature vengono annotate come due cifre diverse, goal-punti: ad esempio 2-8 vuol dire 2 goal e 8 punti, per un totale di 6+8=14.
Si gioca sia con le mani che con i piedi, con palla in avanti (non come il rugby) e niente fuorigioco. Con la palla in mano si possono fare massimo 4 passi, dopo o la si passa, colpendo la palla con una delle due mani, non lanciandola, oppure si prosegue dopo averla fatta rimbalzare a terra o aver fatto un "solo", un palleggio a se stessi. Se la palla é a terra, ferma o rotolando (non rimbalzando) per prenderla bisogna calciarsela in mano, non raccoglierla. Si calcia dalle proprie mani senza dover fare drop alla rugby.
Non si puó fare goal con le mani se non al volo, mentre si puó far punto sia a mano che calciando.
Non é duro come si crede perché per contrastare l'avversario non lo si puó abbattere-placcare-uccidere-sotterrare come nel rugby, giocando soprattutto con le mani non si va in giro a spaccare gambe tanto come nel calcio e ogni spinta significativa viene sanzionata.
Tempi da 35 minuti per i senior ("prima squadra"), che sembrano pochi ma sono sufficienti visto che si corre un sacco. Si gioca piú con le mani che a palla a terra, probabilmente per tradizione e perché si cerca di mantenere di piú il possesso di palla e poi per segnare conviene averla in mano
Sia all'inizio che dopo i goal o i punti, i giocatori stanno distribuiti da subito in tutto il campo, marcandosi a uomo, e non ogni squadra nella sua metá.
Sport assolutamente amatoriale, con peró un sacco di tornei (league) e coppe (championship), a livello di contea e nazionale, con gran finale a settembre con l' All Ireland, finale della championship nazionale; piuttosto che la pausa estiva qui c'é un interruzione durante i mesi invernali. Non é solo una tradizione da mantenere, é una vera passione, tutti i bambini giocano (cosí come a hurling, un po' meno a rugby e calcio), i giocatori sono famosi, le case addobbate con le bandiere durante le fasi finali dei tornei, i giornali pieni di articoli, le partite in TV, i dibattiti post-partita... Esiste anche al femminile, esattamente uguale, mentre per l'hurling, la variante con la palla piccola e la mazza (modello hockey) al posto dei calci, si chiama camogie e ha alcune regole che limitano le palle alte, per evitare troppi incidenti, nonostante comunque sia maschi che femmine giochino con il caschetto.
Nonostante sia fisicamente impegnativo, tanti continuano a giocare a lungo, per cui nella squadra di Mattia, la terza del club, ci sono molti adulti, piú vecchi di lui!
Il Clonakilty puó vantare alcuni trofei di contea, l'ultimo nel 1996, e ottimi risultati, anche quest'anno tra i ragazzini.
A Mattia piace, é coinvolgente, molto vivace, senza pause, tanta corsa, tante cose diverse da imparare, tra calci, passaggi, palleggi, tiri... Tra le difficoltá maggiori, per un ex-calciatore dalla tecnica approssimativa, il palleggio a se stessi, soprattutto in corsa e in generale il calciare dalle mani piuttosto che da terra e soprattutto il calciare a parabola alta, piuttosto che dritto e basso, per segnare, visto che di solito si cerca il punto facile, il goal é per le occcasioni davvero buone, soli davanti al portiere.
I suoi compagni e allenatori sono stati accoglienti, come sono gli Irlandesi in generale, e lo trovano bravo e in costante miglioramento, tanto appunto da farlo giá giocare abbastanza, o in attacco o a centrocampo, dove puó correre e saltare sulle palle alte dei rinvii.
Vi terremo informati sulla sua carriera!

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