Free Tibet - precisazioni

Si', sappiamo che lo stesso Dalai Lama negli ultimi anni e' passato a richiedere una vera, effettiva autonomia per il Tibet all'interno della Cina (sul modello di Hong Honk, che pero' non e' cosi' funzionante) piuttosto che l'indipendenza, ma se si guarda alla storia, agli avvenimenti degli ultimi 50 anni e alle istituzioni in esilio, e alle speranze sottostanti, ci si rende conto che la sua posizione sembra piu' una soluzione consigliata dal realismo piu' che un ideale, ma la giustizia, quella che dovrebbe vigere nel mondo del terzo millennio, quella sancita dal Diritto Internazionale, e' una questione di ideali non di compromessi, per cui pare piu' corretto continuare a sperare che un giorno il Tibet ottenga il suo status di stato libero ed indipendente, come lo stesso Dalai Lama dichiarava con forza nei suo scritti degli anni '90 (vedere la sua "visione" di stato, link nell'altro post).

2 commenti:

chiara ha detto...

ieri sera, 20 marzo, c'è stata una manifestazione silenziosa in solidarietà con il Tibet, partita davanti al Municipio di Padova.
Sui giornali si continua a leggere la "tenerezza" delle reazioni ufficiali, tutte tese ad assicurare la Cina che le Olimpiadi andranno a gonfie vele...
Penso che, sullo stile di Amnesty International, si potrebbe inviare al CONI richieste di posizioni significative (nell'antica Grecia in occasione delle Olimpiadi si sospendevano le ostilità, non certo le si acutizzava...).
E' ovvio che gli atleti aspettino con emozione fortissima la propria partecipazione ai Giochi (ne sappiamo qualcosa a livello famigliare!) ma, anche partecipando, si può trovare il modo di mostrare il proprio dissenso!!!
Io adesso scrivo!
ciao a tutti,
chiara

Giovanni ha detto...

Cosa si può fare? Una guerra è impossibile, a meno che non ci si voglia ritrovare con un'atomica sulla testa, embargo economico? Con un mercato di un miliardo di persone? Sarebbe dannoso più per chi lo mette in atto che per la Cina. Boicottare le Olimpiadi metterebbe ancora più rabbia alla Cina verso il Tibet (e poi non partecipare alle Olimpiadi per un atleta di salto in lungo non è come non partecipare ai mondiali per un calciatore, non ci sono altre manifestazioni che permettano a certi sport di mettersi in vista).
L'ONU non può fare nulla perché, e ben lo sappiamo, contro i membri permanenti non si può fare nulla.
Ho come l'impressione che nei confronti della Cina non si possa assolutamente fare un bel NIENTE (sigh)!