1, 2, 3, 4... 5!

Il 12 si celebrava il 5 anniversario, per cui, visto che ReginaElena ancora non é scappata urlando e papáMattia essendo ancora in possesso di un minimo di cervello si tiene la famiglia bella stretta, c'era da festeggiare, il che ha voluto dire... vacanza!
Venerdí mattina ore 5.45 sveglia... per preparare le valigie? Per evitare il traffico (ma va, non siamo mica in Italia!)? Per evitare le ore calde (vedi precedente)? Perché il viaggio é lungo?
NOOOOO
Perché Michele é in versione estiva e visto che a quell'ora é giá chiaro da un po', perché stare a letto? E poi c'é papá in vacanza, perché fargli perdere il ritmo, magari poi si abitua male...
E allora lasciamo la mamma a dormire e passiamo la mattinata con papá, con lungo giro in passeggino per le strade deserte.
Piú tardi si parte, destinazione Dingle Peninsula, che percorreremo in lungo e in largo nel weekend.
Punti salienti:
- i paesaggi spettacolari, con la Slea Head in prima posizione, per le scogliere mozzafiato e in particolare la spiaggetta con stradina in discesa usata come location per "La Figlia di Ryan";
- mulino a vento ricostruito a puntino, davvero bello;
- acquario di Dingle, niente a confronto con Genova o Lisboa, ma carino, soprattutto per far vedere un po' di pesci all'ex "pesciolino", che apprezza fino a metá, poi riesce a distrarsi con qualsiasi cosa (da notare la vasca con le mante da toccare! Michele quasi ce la faceva, ma alla fine ha ritratto la mano);
- Oratorio di Gallarus, di un migliaio di anni fa, meraviglia architettonica medievale, in pietra a secco
- molti altri resti archeologici, tra ring forts, siti monastici, abitazioni in pietra...;
- il te serale nel giardino dell'ostello di venerdí per i due festeggiati, con la baia a 40 metri, e per papáMattia la successiva sessione di lettura dalle 10 alle 10.30, su panchina quasi in riva al mare, interrotta per sonno, non certo per mancanza di luce;
- il B&B di sabato notte, primo in Irlanda per Regina&Principino, con giardino per Michele, apprezzatissima super Irish breakfast e spettacolare posizione sulla baia, con scogliere vicine e promontorio da raggiungere camminando tra i campi, superando fossi, cancelli-da-bestiame (che qui sono di solito aperti), pozzanghere di fango, muretti... quando pargoletto si sveglia alle 5.45 e alle 6.20, dopo aver abbandonato ogni speranza e aver eseguito il primo cambio di giornata, papá decide che é meglio metterselo nello zaino e darsi al trekking del mattino...

Nel complesso un'ottima vacanza, decisamente migliore del weekend sul Ring of Kerry lo scorso novembre, sia a livello turistico (in quell'occasione il tempo infame ci aveva privato dello spettacolo naturale della costa) che familiare (Michele di notte 'sta volta ha dormito, a parte le sveglie albeggianti).

Ora aspettiamo luglio per il prossimo giro!

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