Orto

Dopo averlo menzionato in altri post recenti, sará bene raccontarvi come sta il nostro orticello. L'anno scorso, anno numero 2, ha dato buoni frutti e fino a tardi, con piccoli raccolti di verdura anche in ottobre-novembre. Da lí in avanti lo abbiamo abbandonato a se stesso, aspettando tempo bello e tempo, e voglia, di lavorarci.
L'idea era di dedicarcisi un po' prima, ma la mancanza degli elementi suddetti, insieme a salute non perfetta prima dei bambini e poi pure dei grandi, ci hanno costretto a posporre, ma per fortuna non troppo. Il weekend di Saint Patrick é stato finalmente caldino, soleggiato e non ventoso, stavamo tutti bene, Sam non ha fatto lo sciopero del riposino, per cui non c'erano piú scuse.
E allora vai di zappa e poi di vanga, per rimuovere la giungla di erbacce fino alle radici (che lavoraccio) e scavare (di nuovo...); poi vai di trasporto sacchi e carriola (in prestito dal vicino), per spargere il compost di un anno e prima le ceneri di un inverno di camino e stufa. C'era talmente tanto compost che abbiamo dovuto scavare un bel po' e Michele ha potuto cosí aiutare (quando gli andava) facendo crollare le montagne di terra sopra al compost. Da aggiungere un po' di lavoro di sradicamento e re-impianto per lamponi da tenere a bada (sono davvero selvatici) e fragoline da spostare (per creare un vero angolo fruttifero) e un po' di deforestazione del rosmarino, che ormai aveva dimensioni da cespuglio di macchia mediterranea. Siamo pure riusciti a salvare qualche spinacio, vecchio di mesi, ma cotti hanno fatto comunque buona figura.
Una mattina (sabato, prima dei festeggiamenti irlandesi) e un pomeriggio domenicale intensi ma alquanto soddisfacenti: ora é tutto pronto, la terra é stata smossa un sacco, abbiamo tolto altri sassi (ma si formano di continuo? Mattia ipotizza che vengano direttamente dai sommovimenti della crosta terrestre, ma ci sono dei dubbi...), il compost era tanto e dev'essere alquanto nutriente, i tanti lombrichi dimostrano che la terra dev'essere buona. La yellow brick road (i mattoncini gialli che decorano e aiutano il passaggio tra le verdure) meriterebbe una ripitturatina, ma quelli sono dettagli non necessari.
Da ricordare, durante i lavori, l'arrivo a sorpresa di Sam, sorridente e in zoccoletti, direttamente dal suo lettino (vedi post sotto).
La domenica successiva, dopo il pranzo con gli ospiti, i due giardinieri professionisti (MammaEle&Michele, papá é un mero bracciante) hanno inoltre terminato il lavoro iniziato in settimana di piantare 192 semini in altrettanti scomparti di scatole in plastica.
Ora basta aspettare che germoglino le piantine e poi... si pianta! A quel punto vi daremo elenco dei prodotti (simili a quelli dell'anno scorso, comunque).
Piccola aggiunta: il pero ha mostrato dei timidi boccioli, quindi magari quest'anno fiorirá; prima o poi avremo frutti anche lí...

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