W lo Storytelling...

... che si traduce molto bene con "l'attivitá del cantastorie". E per una volta la traduzione é meglio dell'originale, perché l'aspetto musicale-canoro é fondamentale per le serate di storytelling, che sono appunto un coinvolgente mix di racconti piú o meno seri e lunghi, dalle barzellette a storielle comiche o mitiche, e di poesie e canzoni altrettanto varie: comiche, satiriche, storico-leggendarie, tradizionali, romantiche...
Quando poi tutto ció avviene nell'atmosfera intima del "An Teach Beag" (pronunica "ciác bióg", che vuol dire piccola casa), il pub piú tradizionale di Clonakilty, tra le pareti di pietra e le luci basse, con gli avventori accacalcati negli spazi ristretti, la serata é davvero memorabile, nonostante non sia sempre facile cogliere tutto perfettamente, tra i riferimenti locali e il tremendo accento del West Cork.
D'estate queste serate sono organizzate ogni 2 settimane, il mercoledí sera, e Mattia dopo esssere rimasto affascinato dall'ultimo appuntamento dello scorso anno, a Settembre, quest'anno ha partecipato quasi sempre, riuscendo con grandissima soddisfazione anche a partecipare attivamente: sfruttando la varietá dei contributi e ricordando una partecipante dell'anno scorso che aveva declamato Kubla Khan di Coleridge, si é presentato al conduttore proponendo la prima parte della "Rime of the Ancient Mariner" (fingendo di "saperla", mentre l'aveva imparata apposta il giorno stesso) e a metá serata é stato quindi introdotto e l'ha recitata con discreto successo. Sará per la cordialitá irlandese, peró hanno detto di aver apprezzato...
Ma l'importante é che a questo punto, tra lo storytelling e il gaelic football forse ha le credenziali giuste per compensare la vergognosa astemia e farsi quindi accettare come irlandese d'adozione!
In quell'occasione non c'erano "testimoni", ma per quanto riguarda le "normali" serate di storytelling, nonnaChiara ne ha gustato un'oretta mercoledí scorso, apprezzando in particolare il piacere dello stare insieme e divertirsi con poco, con musica a parole, di questo popolo da pub che riesce a mantenere vive le sue tradizioni.
Tanto per capire quanto amino lo storytelling, ci sono pure vari festival, alcuni anche qui in zona e anche in biblioteca organizzano sessions per i bambini, il sabato mattina.

1 commento:

chiara ha detto...

lo storytelling è veramente stato una bella esperienza come spettatore, ma sicuramente è ancor più apprezzato da chi è in grado di capire meglio la lingua... sic!
chiara