Dopo la prima settimana in cui faceva freschetto, meno di 20°, che per loro è quasi drammatico, il tempo è peggiorato sempre più, così praticamente dal martedì 28, quando Mattia è andato a correre con Josè Juan, non c'è stato un solo giorno senza acqua e in questi giorni la piogge aumentano di intensità e durata. Come ci diceva oggi Alessio, che è qui da più di 20 anni, capitano a volte inverni piovosi, ma quest'anno è proprio strano, perché ha piovuto pochissimo, pure nel periodo più piovosa, da agosto a novembre, e invece si è scatenato tutto adesso, e tanta acqua così in dicembre non l'avevano mai vista.
C'è da dire che non siamo a livelli da Cien Años de Soledad (Cent'anni di Solitudine), non è che piova continuamente, a volte tra un diluvio e l'altro il sole esce e di colpo scalda, quasi brucia, come sperimentò Mattia quel giorno di corsa, quando prima si infradiciò d'acqua, poi si asciugò rapidamente per infradiciarsi di nuovo, di sudore, e prendersi pure un gran bel mal di testa da caldo; e anche Elena, che giovedì mattina a Valle Verde quasi si scottava spalle e collo per due ore di sole tra le piogge del giorno. Inoltre qui in clima tropicale, come era nelle Filippine, bagnarsi non è un problema, come dimostra la gente che continua a camminare senza farsi grossi problemi, perché tanto al momento non prendi freddo e poi ti asciugherai in fretta; anche noi ci stiamo abituando e se non abbiamo ombrelli o mantelle non è un dramma, a parte per borse e eventuali macchine fotografiche.
Chi invece soffre molto questo periodo di acqua eccessiva sono le strade, che a tutti fanno schifo tranne che alla pioggia, che se le sta rapidamente divorando, rendendo gli spostamenti sempre più tormentati e lenti per il traffico provocato dal fatto che tutti i veicoli, anche quelli più grossi devono affrontare le pozzanghere e buche con grande cautela e spesso le corsie si riducono perché una parte della strada diventa impraticabile.
C'è da dire che non siamo a livelli da Cien Años de Soledad (Cent'anni di Solitudine), non è che piova continuamente, a volte tra un diluvio e l'altro il sole esce e di colpo scalda, quasi brucia, come sperimentò Mattia quel giorno di corsa, quando prima si infradiciò d'acqua, poi si asciugò rapidamente per infradiciarsi di nuovo, di sudore, e prendersi pure un gran bel mal di testa da caldo; e anche Elena, che giovedì mattina a Valle Verde quasi si scottava spalle e collo per due ore di sole tra le piogge del giorno. Inoltre qui in clima tropicale, come era nelle Filippine, bagnarsi non è un problema, come dimostra la gente che continua a camminare senza farsi grossi problemi, perché tanto al momento non prendi freddo e poi ti asciugherai in fretta; anche noi ci stiamo abituando e se non abbiamo ombrelli o mantelle non è un dramma, a parte per borse e eventuali macchine fotografiche.
Chi invece soffre molto questo periodo di acqua eccessiva sono le strade, che a tutti fanno schifo tranne che alla pioggia, che se le sta rapidamente divorando, rendendo gli spostamenti sempre più tormentati e lenti per il traffico provocato dal fatto che tutti i veicoli, anche quelli più grossi devono affrontare le pozzanghere e buche con grande cautela e spesso le corsie si riducono perché una parte della strada diventa impraticabile.
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